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Il taxi, anche tassì o taxì[1], è un veicolo che effettua un servizio trasporto di passeggeri pubblico su piazza a pagamento, ovvero su stazionamento in apposite aree pubbliche, specificatamente in città, con alla guida un autista, definito «tassista» o «taxista».
A differenza del trasporto pubblico di linea, dove il percorso e le fermate di salita e discesa sono decisi dall'ente locale affidatore del servizio o dal gestore della linea ferroviaria, tramviaria e di autobus, il servizio offerto dal taxi è definibile come «porta a porta». Il tassista in sosta nel parcheggio, anche raggiunto telefonicamente o via radio, acquisisce la richiesta dell'utente, lo preleva all'indirizzo concordato e lo trasporta infine alla destinazione richiesta.
Il servizio taxi può essere svolto sia con automobili che con altri veicoli quali risciò condotti a mano o natanti.
Sembra che i primi esempi di questo tipo di servizio si possano far risalire al XIX secolo; precedentemente all'invenzione dell'automobile un servizio similare era quello fornito da carrozze trainate da cavalli e le prime regolamentazioni in proposito risalgono alle città di Parigi e Londra dove per la prima volta venne limitato il numero delle vetture in circolazione. Le vetture utilizzate prendevano in Europa il nome di "Brougham[2]", vocabolo talora trascritto "Broom" e in italiano pronunciato come "Brum", da cui il sostantivo "Brumista" utilizzato nella lingua italiana.
L'etimologia del termine "taxi" pare che abbia almeno tre probabili origini differenti. Una prima versione propende per l'antico termine greco tachys, che significa "veloce".
Esiste poi una seconda versione, nella quale si sostiene che il termine "taxi" derivi dalla nobile famiglia tedesca Thurn und Taxis che dal 1490 detenne per secoli il monopolio del servizio postale nell'impero tedesco.
La terza e ultima versione potrebbe invece collegarsi alla svolta tecnologica del 1891, quando un inventore tedesco produsse il primo tassametro. L'etimologia del termine potrebbe essere dunque riconducibile al prefisso tax (costo).
L'idea di utilizzare l'automobile per servizio pubblico nasce comunque in Germania, a Stoccarda, nel 1896 per iniziativa della ditta di trasporti Friedrich Greiner che, il 26 giugno di quell'anno, commissionò una carrozza a motore del tipo Landaulet-Vittoria alla DMG (Daimler Motoren Gesellschaft) di Bad Cannstatt, accessoriata di alloggiamento per il tassametro. L'automobile verrà consegnata nel maggio (dietro pagamento dell'astronomica somma di 5.530 marchi) ed autorizzata al servizio dal comando di polizia nel giugno 1897. Mossa da un bicilindrico verticale ciclo Otto con cambio a quattro marce, trasmissione finale a cinghia e dotata di ruote ricoperte da gomma piena, la vettura è in grado di percorrere 70 km al giorno ed ha un successo immediato che porterà la Greiner, subito ribattezzata "Daimler Motor Wagen Kutscherei", ad acquistare altre sei automobili dello stesso tipo.
Negli anni successivi questa pratica si diffuse in tutte le altre più grandi metropoli e a New York si assistette alla prima compagnia che, dopo aver constatato che si trattava del colore meglio visibile a distanza, decise di dipingere le sue vetture di giallo.
La successiva svolta epocale nel servizio pubblico avvenne alla fine degli anni quaranta con l'utilizzo dei primi impianti radio per comunicare tra le autovetture e la sede delle società, con il risultato di un'ottimizzazione dei percorsi e una riduzione dei tempi d'attesa per la clientela. In effetti, in passato e in parte ancora oggi, i tassisti aspettavano la clientela in appositi parcheggi forniti di telefono fisso. In Italia, il servizio raggiungibile con questo particolare impianto installato viene definito "radiotaxi" ed è gestito da cooperative di tassisti a cui fa capo un numero telefonico normalmente di facile memoria. Un progetto avviato nel 2007 in collaborazione delle cooperative nella regione Veneto, si prefigge di istituire un numero unico regionale per facilitare ulteriormente il servizio, progetto pilota per estendere questa opportunità a tutto il territorio nazionale al pari di altri numeri di utilità pubblica.
In tempi più recenti un aiuto alla categoria dei tassisti arriva dall'utilizzo dei moderni GPS e dei navigatori satellitari che stanno man mano sostituendo quello che era in passato il risultato solo di una continua pratica sul campo; la conoscenza dei percorsi migliori e la recente esplosione di app specifiche per raccogliere prenotazioni e gestire il lavoro del tassista.
Anche se ai giorni nostri normalmente il servizio di taxi viene offerto con l'utilizzo di autovetture normali, naturalmente dando la preferenza alle caratteristiche di robustezza, economicità di gestione e comodità di carico, in passato sono stati messi in commercio degli autoveicoli specificatamente designati a questo scopo.
Famosi e tipici sono ad esempio in Inghilterra quelli costruiti dalla Manganese Bronze Holdings PLC, azienda con sede a Coventry che ha prodotto oltre 100.000 dei London Black Taxi.
In scala minore si può ricordare anche l'esperienza italiana degli anni sessanta in cui venne messo in produzione il modello Multipla della Fiat 600, costruito dal 1956 al 1967, e proposto anche in una versione disegnata specificatamente per i tassisti, con l'abitacolo posteriore fornito di due serie di sedili per ospitare un numero maggiore di passeggeri, con divisorio in vetro ed un vano per i bagagli accanto al guidatore.
Una delle caratteristiche che il taxi deve avere è quella di essere facilmente riconoscibile dal cliente anche a lunga distanza, pertanto negli anni si è cercato di ottenere questo risultato dotando le autovetture, oltre che dell'indicatore posto sul tetto, anche di un colore specifico.
In Italia il taxi deve avere colorazione esterna bianca, secondo le indicazioni del D.M. 19/11/1992, se immatricolato per la prima volta in data successiva al 31/12/1992; in caso contrario, essendo la norma non retroattiva, i veicoli immatricolati precedentemente a tale data possono continuare ad avere diversa colorazione. Da notare che il regolamento nazionale prescrive solo la colorazione, mentre l'esposizone di tabelle e/o distintivi sono regolamentati da direttive e regolamenti locali (es. le tabelle dei prezzi sulla parte esterna è obbligatorio solo per le licenze rilasciate dal Comune di Roma).
Negli Stati Uniti ad esempio le livree delle auto rispecchiano il nome della compagnia di appartenenza, infatti gli Yellow Cabs sono evidentemente dipinti di giallo[3] mentre i Checker Cabs continuano ad essere dipinti a quadretti bianco-nero o bianco-gialli. Questo aveva il duplice scopo di essere riconosciuti anche come compagnia individuale oltre che come mezzo pubblico.
Altro tentativo di uniformità nel colore avveniva di città in città: sono ancora oggi usualmente neri a Londra o gialli a New York.
Una situazione particolare è quella di Hong Kong dove le autovetture di servizio pubblico sono di 3 colori diversi, rosso, verde e blu in base alle zone del territorio servite.
Se in molti Paesi il servizio di taxi viene effettuato con autoveicoli, in alcune nazioni dell'Asia è usuale imbattersi in servizi effettuati con veicoli a forza umana, i risciò, oppure vedere dei veicoli trasformati a tale scopo come i thailandesi Tuk-tuk.
Esistono anche situazioni particolari dove il taxi classico non ha modo di esistere, ad esempio a Venezia questo servizio viene effettuato con motoscafi.
Un servizio di questo tipo viene offerto talvolta anche in casi in cui non è strettamente necessario e lo si può notare dalla foto a sinistra, scattata in Nuova Zelanda ad Auckland.
In altre nazioni, soprattutto nelle vicinanze degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie, oppure in caso di trasferimenti di una certa lunghezza, è invece usuale la contrattazione del costo della corsa prima della partenza, in sostituzione dell'uso del tassametro.
In alcune città e regioni di tutto il mondo esistono poi i taxi collettivi, veicoli della capacità di 10-15 posti utilizzabili su tracciati principali (tipo stazione ferroviaria, aeroporto e luoghi turistici molto frequentati). I taxi collettivi hanno una funzione di continuità nei ruoli di trasporto pubblico (bus, buxi, taxi), agevolando spostamenti economici e veloci nei dintorni dei posti più frequentati.[senza fonte]
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vuoto o mancante (aiuto)
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