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Una console (termine francese, pron. /kɔ̃.sɔl/[1]; pronuncia italianizzata /konˈsɔl/[2] - "consòl"), in italiano consolle[3] (utilizzato raramente e sempre in forma invariabile), è un apparecchio elettronico concepito esclusivamente o primariamente per giocare con i videogiochi. Il termine si riferisce agli apparecchi concepiti per uso privato, che per la visualizzazione possono connettersi a un normale televisore oppure, nel caso delle console portatili, essere dotati di uno schermo integrato[4].
Una console può integrare anche funzioni aggiuntive, come ad esempio la riproduzione di CD audio, DVD video e Blu-ray e l'utilizzo dei servizi internet[5][6].
Nei primi anni di esistenza delle console, i modelli generalmente permettevano di giocare solo a un numero limitato di videogiochi implementati al loro interno; oggi apparecchi di questo tipo vengono definiti "console dedicate" e ne vengono ancora prodotti occasionalmente[7]. Nella sua implementazione moderna la console invece è più simile a un computer, che esegue videogiochi sotto forma di software memorizzato su un supporto di memorizzazione[5]. Quando è necessario precisare che il software è su supporti intercambiabili, si usa il termine "console programmabile"[8].
La prima console prodotta commercialmente fu la Magnavox Odyssey, uscita in Nord America nel 1972, sebbene il suo ideatore Ralph Baer stesse elaborando prototipi già dagli anni '60. Il concetto di console raggiunse maggiore celebrità con l'uscita della versione casalinga del gioco Pong (1975).
Dagli anni ottanta molte industrie si sono avvicendate nella produzione di console sempre più potenti e capaci di eseguire programmi di grande complessità. Complice anche l'enorme diffusione dei computer casalinghi, diverse aziende come Atari, SEGA e Nintendo divennero protagoniste della diffusione delle console. Soprattutto quest'ultima, che nel 1983 pubblicò il Family Computer (noto anche come Famicom) in Giappone. Tale macchina supportava figure bidimensionali ad alta risoluzione e in generale una grafica più definita e colorata rispetto alle console concorrenti. Inoltre i giochi del Famicom avevano una longevità superiore rispetto ai giochi passati e una grafica maggiormente dettagliata. La console fu un successo in patria, grazie anche alle conversioni di videogiochi arcade da sala giochi come Donkey Kong; per questo motivo nel 1985 la Nintendo decise di entrare nel mercato nordamericano.
La versione statunitense della console prese il nome di Nintendo Entertainment System e aveva un aspetto differente. Inoltre le cartucce - detta game pak - per i giochi avevano forma diversa, erano più grandi e di colore grigio: la loro grandezza le permetteva di avere all'interno un chip per il salvataggio dei giochi (in Giappone il Famicom necessitava del Famicom Disk System per il salvataggio dei giochi). La console ebbe un grande successo, grazie soprattutto al gioco Super Mario Bros., che ebbe larga diffusione e vendette milioni di copie. Questo successo della console salvò il mercato videoludico nordamericano dell'epoca dalla crisi dei videogiochi del 1983.[9]
Il Nintendo Entertainment System (abbreviato in NES) divenne all'epoca la console più venduta nel Nord America, nel mondo vendette più di sessanta milioni di unità.[10] Nintendo divenne l'azienda videoludica numero uno incontrastata del settore negli Stati Uniti, grazie soprattutto alla crescente popolarità dei suoi prodotti[11]. Nella seconda metà degli anni ottanta si affermarono titoli innovativi per l'epoca che diedero origine a storiche saghe del mondo videoludico, come Super Mario Bros. (il personaggio protagonista, l'idraulico Mario, ottenne grande popolarità), The Legend of Zelda, Metroid, Dragon Quest (conosciuto però come Dragon Warrior), Final Fantasy, Kid Icarus, Castlevania e molti altri. Motivo di grande successo per il NES fu anche l'innovativo gamepad, che grazie alla croce direzionale inventata da Gunpei Yokoi e ai due tasti A e B permetteva un sistema di controllo più preciso e intuitivo rispetto ai gamepad delle console precedenti.
Il primo settembre 1986 il NES arrivò in Europa, in una versione del tutto simile alla controparte statunitense, dove ottenne un buon successo, anche se inferiore rispetto al territorio nordamericano. In Europa anche il Master System della SEGA (che non era riuscito a competere con il NES in Nord America e in Giappone) riuscì a ritagliarsi una buona fetta di mercato e il NES divise con questa macchina il proprio successo. Il NES rimase la console per videogiochi più venduta e di maggior successo commerciale fino all'uscita del Game Boy, console portatile di Nintendo prodotta a partire dal 1989. Nel 2003 il NES era ancora in terza posizione nella classifica delle console più vendute fino a quel periodo.
Nel 1990 uscì in Giappone il successore del NES, il Super Famicom, importato un anno dopo sul suolo nordamericano con il nome di Super Nintendo (abbreviato in SNES). La console ottenne un buon riscontro di vendite e una larga diffusione, grazie anche a giochi di successo come Super Mario World, The Legend of Zelda: A Link to the Past, Super Metroid o molti titoli di genere JRPG, in generale vendette circa cinquanta milioni di unità.[10]
Nel 1995, con l'introduzione dei processori basati sulle architetture RISC a 32 bit, avvenne il salto generazionale che vide la Sony come protagonista assoluta di una svolta tecnologica tale da influenzare il modus vivendi di gran parte del mondo videoludico, con conseguenti bilanci economici, con la nascita di nuovi mercati e di nuove prospettive nel mondo dei videogiochi e delle console.
SEGA abbandonò il mercato delle console nel 2001, dopo aver sospeso le vendite del Dreamcast, rimanendo però un importante e prolifico produttore di software per altre piattaforme.[12] Nintendo d'altro canto ha visto un periodo di calo delle vendite dovuto alla grande diffusione della PlayStation di Sony, tra l'altro nata da un progetto comune tra Sony e Nintendo per dotare il Super Nintendo di un lettore CD.
In un mercato che diventava ogni giorno più dinamico, anche Microsoft nel 2001 decise di fare il suo ingresso nel mercato delle console, presentando i sistemi Xbox dotati di processori Intel e Nvidia e caratterizzati dalla presenza del disco rigido interno, che denota l'affacciarsi di un nuovo cambiamento evolutivo che sempre più si avvicina alla complessità strutturale dei moderni personal computer. La Microsoft negli ultimi mesi del 2005 ha lanciato sul mercato l'Xbox 360 e nel 2013 la Xbox One.
Nel 2006 in Italia Nintendo, anche se a fronte di una perdita di utili, è riuscita per un certo periodo a tornare leader di mercato grazie all'innovativo Wii, console di nuova generazione caratterizzata da comandi basati su puntatori ottici e accelerometri, che rilevano il movimento nello spazio e lo proiettano in tempo reale sullo schermo.[13]
Numerose sono le industrie e le aziende che hanno prodotto e realizzato console di ogni tipo. Così come avviene nel mondo dei personal computer, anche il mercato delle console presenta una classificazione con la quale si categorizzano i diversi tipi di dispositivi. Le console generalmente vengono distinte in "portatili" e "da tavolo" (o "fisse").
Le console portatili (come per esempio il Game Boy, il Nintendo 3DS o la PlayStation Portable) sono dispositivi palmari di piccole dimensioni, dotati di:
Le console "da tavolo" sono di maggiori dimensioni, circuiteria più complessa (simile a quella dei moderni personal computer), presenza di connettori dove collegare periferiche come gamepad o altro, un cavo per l'alimentazione e uno per la connessione a uno schermo televisivo. Questi dispositivi si distinguono dai normali personal computer per la loro ridotta espandibilità, per la ridotta disponibilità di applicazioni non dedicate all'intrattenimento e per la facilità di utilizzo. Sono generalmente composte da una base centrale, contenente l'elettronica della console, le periferiche e i connettori di collegamento a:
Entrambe le tipologie, sia portatili che da tavolo, nelle versioni recenti dispongono di circuito Wi-Fi per la connessione diretta ad altri dispositivi, alla rete locale e ad Internet.
Il sistema operativo è un software che controlla e gestisce il traffico dei dati all'interno del computer fungendo anche da intermediario tra hardware, software e diversi programmi in esecuzione. Ormai ogni oggetto tecnologico è provvisto di un sistema operativo: cellulari, palmari, console, eccetera.
Le prime console ad apparire sul mercato non disponevano di un sistema operativo. Per esempio l'Atari 2600 (1977) funzionava a cartucce e aveva su di esse tutto ciò che era necessario per far girare il gioco. L'avvento di Intellivision (1980) ha fatto sì che sorgesse la necessità di avere un sistema operativo separato dalle cartucce: così nacque Exec, il cui scopo era quello di farsi carico di tutti i compiti primari, lasciando alla cartuccia le istruzioni più importanti. Questo sistema operativo era collocato in una ROM nell'unità centrale, a cui ogni cartuccia poteva accedere.
Con il passare degli anni si arrivò alla nascita delle tre console, che da quel momento in avanti avrebbero diviso l'utenza in tre grandi gruppi: la PlayStation (1995) della Sony, l'Xbox (2001) della Microsoft e il Gamecube (2001/2002) di Nintendo.
Il Nintendo Gamecube aveva un sistema operativo già installato all'interno della console chiamato Gcos, al quale tuttavia si possono apportare delle modifiche.
Inizialmente la console della Sony, seguendo i predecessori, aveva un sistema operativo (il WGAF) sul chip della scheda madre. Solo dalla Playstation 3 il sistema operativo è installato sul disco fisso interno. Nella Playstation 4 viene usato il sistema operativo "Orbis OS", basato su una versione modificata di FreeBSD 9.0.
L'Xbox invece nasce già con un disco rigido interno in cui è presente un sistema operativo realizzato appositamente per la console. Questo va sotto il nome di Dashboard e ha alcune delle API presenti in Win32. I vantaggi nell'avere un sistema operativo proprio sono molteplici: è molto più semplice apportare modifiche, non c'è un grande livello di astrazione hardware e si ha un guadagno dal punto di vista della sicurezza.
Lo stesso argomento in dettaglio: lista di console. |
Magnavox Odyssey (1972)
Odyssey 200 (1975)
Telegames Pong (1975)
Telstar (1976)
Fairchild Channel F (1976)
Color TV Game (1977)
Astrocade (1977)
Atari 2600 (1977)
Magnavox Odyssey² (1978)
Philips Videopac (1978)
Intellivision (1979)
Arcadia 2001 (1982)
ColecoVision (1982)
Sega SG-1000 (1983)
Family Computer (1983)
PV-1000 (1983)
Super Cassette Vision (1984)
Sega Master System (1986)
Atari 7800 (1986)
PC Engine (1987)
Sega Mega Drive/Genesis (1988)
TurboGrafx-16 (1989)
Nintendo Game Boy (1989)
Atari Lynx (1989)
Neo Geo (1990)
Sega Game Gear (1990)
Amstrad GX4000 (1990)
Super Famicom (1990)
CD-i (1991)
Amiga CD32 (1993)
3DO Interactive Multiplayer (1993)
Atari Jaguar (1993)
Sega Saturn (1994)
PlayStation (1994)
Virtual Boy (1995)
Nintendo 64 (1996)
Game Boy Pocket (1996)
Dreamcast (1998)
PlayStation 2 (2000)
Game Boy Advance (2001)
Nintendo GameCube (2001)
Xbox (2001)
Game Boy Advance SP (2003)
Nintendo DS (2004)
PlayStation Portable (2004)
Game Boy Micro (2005)
Xbox 360 (2005)
PlayStation 3 (2006)
Wii (2006)
Nintendo 3DS (2011)
PlayStation Vita (2011)
Wii U (2012)
PlayStation 4 (2013)
Xbox One (2013)
Nintendo Switch (2017)
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