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Cars - Motori ruggenti (Cars) è un film d'animazione del 2006, il settimo lungometraggio della casa cinematografica Pixar Animation Studios, diretto da John Lasseter e distribuito dalla Walt Disney Pictures.
La pellicola è dedicata alla memoria di Joe Ranft, co-regista della Pixar deceduto in seguito ad un incidente stradale nell'agosto del 2005 a soli 45 anni. Il 22 giugno 2011 è uscito nelle sale il seguito dal titolo Cars 2, mentre nel giugno 2017 negli Stati Uniti è uscito Cars 3.
Saetta McQueen è una giovane auto da corsa che partecipa per la prima volta alla "Piston Cup", prestigioso campionato automobilistico degli Stati Uniti. Il suo sogno è quello di vincere questo campionato da esordiente ed ottenere la sponsorizzazione Dinoco. I suoi più diretti rivali sono "The King", pluricampione alla sua ultima stagione, e Chick Hicks, eterno secondo, che spesso ricorre a scorrettezze pur di vincere. Dopo un grave incidente causato da Chick in cui rimangono coinvolte tutte le altre auto, i tre si battono negli ultimi giri; Saetta decide di rientrare ai box solo per fare rifornimento, senza cambiare le gomme: questo gli concede un giro di vantaggio e tutti pensano che ormai abbia la vittoria in tasca, ma nell'ultimo giro gli scoppiano le gomme posteriori, permettendo a The King e Chick di raggiungerlo. I tre tagliano il traguardo nello stesso istante e la commissione decide di organizzare una gara di spareggio tra i tre la settimana successiva in California.
Dopo aver girato uno spot pubblicitario per il suo sponsor (la Rust-Eze, una ditta che produce antiruggine), Saetta sale a bordo del rimorchio del camion Mack e parte per la California. A un certo punto del viaggio Mack si sente stanco e vorrebbe riposarsi, ma Saetta lo obbliga a proseguire per arrivare in California per primo. Mack, assonnato, viene circondato da quattro auto truccate in vena di brutti scherzi che prima lo fanno addormentare e poi danno un colpo al rimorchio, facendo cadere un modellino che schiaccia il pulsante di apertura del portellone. Saetta viene così sbalzato fuori e, dopo essersi ritrovato contromano in autostrada, si perde e finisce sulla famosa Route 66. Credendo che gli scoppiettii della marmitta dell'auto della polizia che lo insegue siano spari, scappa, sradica la statua del fondatore della città in cui si trova, Stanley, il cui picchetto rompe tutta la strada e finisce appeso a un palo del telefono.
Il mattino dopo Saetta si sveglia prigioniero in un recinto, bloccato da una ganascia, a Radiator Springs, cittadina una volta molto affollata ma che, in seguito alla costruzione dell'autostrada, pressoché dimenticata. Qui conosce Carl Attrezzi, per gli amici "Cricchetto", un carro attrezzi arrugginito in cerca di amicizie. Durante il suo processo nel tribunale della cittadina conosce l'avvenente Porsche 911 Sally, l'avvocato, che convince il giudice Doc Hudson Hornet a fargli riparare la strada. Saetta viene così agganciato ad una potente asfaltatrice di nome "Bessie", affinché sconti la sua pena.
Saetta, inizialmente arrogante, si affeziona poco a poco agli abitanti della cittadina e anche il lavoro di asfaltatura impostogli dal giudice Hudson non sembra poi più così pesante.
L'unico che non sembra essere convinto della bontà di Saetta è proprio Doc, che Saetta ha scoperto avere un glorioso passato da campione: è infatti il grande Hudson Hornet, che ha vinto consecutivamente ben tre Piston Cup, per poi avere un grave incidente a seguito del quale fu sostituito dall'esordiente di turno così si ripromise di non avere più nulla a che fare con le corse. Pur di liberare la città dalla sgradita presenza di Saetta, Doc contatta la stampa e segnala la sua presenza a Radiator Springs. Di lì a poco, un'enorme folla di giornalisti invade la città.
Saetta affronta la gara con poco entusiasmo, si distrae e perde diversi giri. Improvvisamente dai box sente le voci di tutti i suoi amici di Radiator Springs, e in particolare del burbero Doc Hudson, che hanno deciso di aiutarlo a vincere la gara facendogli da squadra. Saetta recupera, giro dopo giro, il terreno perso e con un'abile manovra del repertorio di Doc Hudson riesce a portarsi in vantaggio. Ormai McQueen sta vincendo, ma all'ultimo giro il rivale Chick dà uno spintone a "The King" e lo manda fuori pista facendogli subire un gravissimo incidente; Saetta vede sugli schermi l'auto sfasciata e, ricordatosi dell'incidente di Hudson Hornet, inchioda davanti al traguardo senza passarlo e rinuncia alla vittoria a favore di Chick: davanti alla completa incredulità del pubblico Saetta recupera "The King" e lo spinge oltre il traguardo permettendogli così di finire la sua ultima gara. Nessuno è compiaciuto della vittoria di Chick e a Saetta viene data la possibilità di diventare il nuovo volto della Dinoco; Saetta però rifiuta decidendo di dare fiducia al suo vecchio sponsor, e chiede a Tex, proprietario della Dinoco, di permettere a Cricchetto di fare un giro su un loro elicottero privato, mostrandogli dall'alto Radiator Springs.
Lo spunto per la sceneggiatura del film venne a Lasseter durante un lungo periodo di vacanza, iniziato dopo le riprese di Toy Story 2 e deciso dal regista per dedicare maggior tempo alla famiglia. Decise di affittare un camper e viaggiare per gli Stati Uniti con moglie e figli, usufruendo della U.S. Route 66.
La Ferrari doppiata da Michael Schumacher nell'ultima scena è una F430, gentilmente concessa in anteprima alla Pixar prima ancora che uscisse nei concessionari.
Dopo che il primo teaser ne annunciava l'uscita per la fine del 2005, successivamente la data di uscita fu posticipata al 9 giugno 2006 per gli Stati Uniti, mentre in Italia uscì il 23 agosto.
Il trailer della pellicola, uscito nel 2005, contiene molte scene create appositamente, che non compaiono nella versione finale del film.
Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 9 giugno 2006. In Italia dal 23 agosto.
Il film ha doppiatori di ottimo livello quali Owen Wilson, Bonnie Hunt, Paul Newman, Cheech Marin, John Ratzenberger, Larry the Cable Guy, Richard Petty e Darrell Waltrip. Anche la versione italiana può vantare importanti doppiatori non di professione come Marco Messeri, Pino Insegno, Sabrina Ferilli, i piloti Alex Zanardi, Jarno Trulli, Giancarlo Fisichella, Emanuele Pirro, il comico Marco Della Noce (noto per il personaggio del meccanico ferrarista Oriano Ferrari), i telecronisti RAI della Formula 1 Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli, e Giovanni Di Pillo.
In tutte le versioni la Ferrari F430 presente nel film è stata doppiata da Michael Schumacher. Nella scena in cui compare l'Autodromo Internazionale di Los Angeles, Bob Cutlass esordisce con «Un cordiale saluto a tutti gli appassionati», la stessa frase con cui Gianfranco Mazzoni, doppiatore nella versione italiana, è solito aprire le telecronache dei Gran Premi di Formula 1. Mentre nella versione inglese Luigi (Fiat 500 gialla) parla con un forte accento italiano e Guido (carrello azzurrino) parla esclusivamente in lingua italiana (incomprensibile a gran parte del pubblico americano), nella versione italiana Luigi (Marco Della Noce/Oriano Ferrari) parla con un forte accento emiliano mentre Guido (Alex Zanardi) parla esclusivamente in dialetto bolognese (incomprensibile a gran parte del pubblico italiano) e per i suoi dialoghi, nel DVD, non sono presenti i sottotitoli. Nelle altre versioni Guido è doppiato da Danilo De Girolamo.
Il film ha incassato 461.983.149. milioni di dollari
Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha una percentuale di gradimento del 74%, basata su 197 recensioni.[2]
Saetta McQueen è un'auto ibrida che non appartiene ad una categoria ben definita, ciononostante ha molti legami con le auto NASCAR. Il campionato in cui corre, la "Piston Cup", è stato inventato sfruttando l'assonanza del nome con la più famosa Winston Cup. A conferma dell'esplicito riferimento del film al mondo delle gare NASCAR, l'auto celeste numero 43, riproduzione della mitica Plymouth Superbird guidata dal vero "The King", Richard Petty, a tutt'oggi il più grande e più vincente pilota NASCAR (che è anche il doppiatore della stessa auto nella versione originale del film); oppure Chick Hicks, l'auto verde numero 86, del tutto simile alla Chevrolet Lumina guidata da Tom Cruise nel film Giorni di tuono. Molti altri sono i riferimenti alla NASCAR presenti in Cars, e oltre a Petty ci sono diversi piloti NASCAR che, nel doppiaggio originale, prestano la voce ad alcune auto. Poco prima dell'inizio dello spareggio finale, Fred, una delle auto arrugginite con il nome sulla targa, che Saetta incontra anche all'inizio del film, che parla con l'auto corrispondente di Mario Andretti. Il nome di uno dei 2 telecronisti, Darrell Cartrip, richiama il nome di Darrell Waltrip, ex-pilota e telecronista della Nascar.
Il sequel, intitolato semplicemente Cars 2, è uscito nel giugno del 2011, con la conferma del ritorno alla regia di Brad Lewis[4]. Da Cars è stata creata una miniserie di 11 episodi chiamata Cars Toons: Mater's Tall Tales, nella quale il protagonista è Cricchetto.
Nel 2013 è uscito uno spin-off dal titolo Planes e nel 2014 il suo sequel Planes 2 - Missione antincendio.
Con la medesima ambientazione del lungometraggio è stato ricavato il cortometraggio Carl Attrezzi e la luce fantasma e la serie di Cars Toon.
Nel 2014, la Pixar annuncia la produzione di Cars 3, in uscita il 16 giugno 2017 negli USA.
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