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Normativa comunitaria RoHS (30930 views - Material Database)

La Direttiva RoHS è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive) adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea. In realtà, in questa data la normativa è stata estesa a livello comunitario, negli anni precedenti ogni stato dell'unione aveva una legge separata. La prima nazione a introdurre una norma simile è stata la Germania nel marzo del 1995 seguita dall'Inghilterra nel 1996. In Italia bisogna aspettare il 1998 per introdurre una normativa di questo tipo, la così chiamata "legge sulla rottamazione". Dal 1º febbraio 2003 tutte le vecchie normative di ogni stato membro sono state sostituite dall'attuale "direttiva RoHS". La normativa impone restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche. È collegata strettamente con la direttiva sulla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (detta RAEE) 2002/96/CE che regola l'accumulazione, riciclaggio e recupero per le apparecchiature elettriche e fa parte di un'iniziativa di legge per risolvere il problema dell'enorme quantitativo di rifiuti generati dalle apparecchiature elettroniche obsolete. È diventata obbligatoria dal 1º luglio 2006; non è una legge ma una direttiva, ed ha terminato di essere in vigore il 3 gennaio 2013. Da quella data è in vigore la direttiva 2011/65/CE. Ogni stato membro europeo deve "recepire" la direttiva, cioè adottare proprie politiche di applicazione, usando la direttiva come guida. Di conseguenza, ci potrebbero essere versioni differenti della legge quanti sono gli stati della CE. La RoHS si applica ai prodotti costruiti o importati nell'Unione europea.
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Normativa comunitaria RoHS

Normativa comunitaria RoHS

La Direttiva RoHS è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive) adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea. In realtà, in questa data la normativa è stata estesa a livello comunitario, negli anni precedenti ogni stato dell'unione aveva una legge separata. La prima nazione a introdurre una norma simile è stata la Germania nel marzo del 1995 seguita dall'Inghilterra nel 1996. In Italia bisogna aspettare il 1998 per introdurre una normativa di questo tipo, la così chiamata "legge sulla rottamazione". Dal 1º febbraio 2003 tutte le vecchie normative di ogni stato membro sono state sostituite dall'attuale "direttiva RoHS". La normativa impone restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

È collegata strettamente con la direttiva sulla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (detta RAEE) 2002/96/CE che regola l'accumulazione, riciclaggio e recupero per le apparecchiature elettriche e fa parte di un'iniziativa di legge per risolvere il problema dell'enorme quantitativo di rifiuti generati dalle apparecchiature elettroniche obsolete.

È diventata obbligatoria dal 1º luglio 2006; non è una legge ma una direttiva, ed ha terminato di essere in vigore il 3 gennaio 2013. Da quella data è in vigore la direttiva 2011/65/CE. Ogni stato membro europeo deve "recepire" la direttiva, cioè adottare proprie politiche di applicazione, usando la direttiva come guida. Di conseguenza, ci potrebbero essere versioni differenti della legge quanti sono gli stati della CE.

La RoHS si applica ai prodotti costruiti o importati nell'Unione europea.

Chiarimenti

Con il passare degli anni si è cominciato a confondere le varie direttive europee sull'inquinamento elettronico che sostanzialmente rimangono due:

  • RoHS, la normativa in questione
  • RAEE che in italiano sta per "rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche" o anche diffusa con il nome inglese WEEE "Waste of electric and electronic equipment ". Su molte apparecchiature infatti si possono trovare i marchi RAEE o WEEE che indicano però la stessa normativa.

Sostanze interessate

La RoHS è spesso chiamata direttiva Pb-free o Lead-free (cioè "esente da piombo") ma pone dei vincoli sull'uso delle seguenti sei sostanze:

  1. Piombo
  2. Mercurio
  3. Cadmio
  4. Cromo esavalente (Cromo VI)
  5. Bifenili polibromurati (PBB)
  6. Etere di difenile polibromurato (PBDE).

Il piombo è usato nella saldatura dei componenti sui circuiti stampati (le leghe comunemente usate contengono 40% piombo / 60% stagno).

Il mercurio viene utilizzato in particolari termostati e lampade a scarica di mercurio.

Il cadmio si utilizza nelle batterie ricaricabili, come protezione alla corrosione ed usura di componenti metallici e in alcuni casi come pigmento o stabilizzante in vernici.

Il cromo esavalente viene usato in trattamenti di cromatura e nella passivazione della zincatura elettrolitica, su componenti ferrosi e non ferrosi, per evitare la corrosione e l'usura delle superfici. Da ricordare che il cromo esavalente è un agente cancerogeno. Al giorno d'oggi nella passivazione di prodotti zincati è stato sostituito dal cromo trivalente, meno tossico e non idrosolubile.

I bifenili polibromurati (PBB) ed eteri di difenile polibromurati (PBDE) sono aggiunti ai polimeri plastici per ottenere proprietà ignifughe.

Dettagli ed esempi

Le concentrazioni massime sono 0,1% (tranne il cadmio che è limitato a 0,01%) del peso di materiale omogeneo. Ciò significa che i limiti non si applicano al peso del prodotto finito, o persino ad un componente, ma a tutta la singola sostanza che potrebbe (teoricamente) essere separata meccanicamente. Per esempio la guaina isolante di un cavo elettrico che compone l'apparecchio elettronico.

Altro esempio, una radio è composta da un contenitore, viti, rondelle, schede elettroniche, altoparlanti, ecc. Una scheda elettronica è composta dal circuito stampato, circuiti integrati, resistori, interruttori, ecc. Un interruttore ha un suo contenitore, una levetta, una molla, i contatti, i perni di collegamento ecc. Il contatto conterrà una striscia di rame con un rivestimento superficiale.

Tutto quello che può essere identificato come materiale differente deve rispettare il limite imposto. Così, se risulta che il rivestimento del contatto dell'interruttore era oro con il cadmio di 2300 ppm, allora l'intera radio non rispetterebbe i requisiti della direttiva.

Apparecchi soggetti alla direttiva

La Direttiva si applica alle apparecchiature come definite nella relativa sezione della direttiva WEEE. Il legislatore italiano recependo le direttive CE 2002/95/CE, 2002/96/CE, 2003/108/CE relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento di rifiuti, ha emanato il Decreto legislativo n. 151 del 25 luglio 2005 (G.U. 175 del 29/05/05 Supp.Ord. 135)

Queste sono:

  • Grandi elettrodomestici
  • Piccoli elettrodomestici
  • Apparecchi informatici e di telecomunicazione
  • Apparecchiature di consumo
  • Apparati per illuminazione (comprese le lampadine)
  • Attrezzi elettronici ed elettrici
  • Giocattoli, attrezzature per svago e sport
  • Distributori automatici

Esenzioni dalla direttiva

  • Le batterie non sono incluse all'interno della portata di RoHS, quindi le batterie al piombo e al NiCd sono consentite (anche se queste ultime sono state sostituite da batterie NiMH Nichel-Metallo Idruro).
  • Impianti e attrezzature industriali fissi.
  • Piombo
    • Componenti ceramici
    • Alcune specifiche leghe
    • Vetro usato nei tubi a raggi catodici (CRT), in alcuni componenti elettronici e tubi per lampade fluorescenti
  • Mercurio
  • Applicazioni nel settore Automotive

RoHS nei paesi extraeuropei

La tendenza ad avere un unico mercato mondiale spinge i singoli Paesi a unificare le normative per facilitare il libero commercio.

Cina

Anche la Cina ha sviluppato una legislazione (citata spesso come "Cina RoHS") che ha limitazioni simili. Tuttavia, la legislazione cinese è molto vaga circa l'applicazione e la responsabilità per il rispetto della normativa. Vi sono anche dubbi sulla data di inizio dell'applicazione ma si ritiene sia la stessa della normativa europea.

Giappone

Il Giappone non ha una normativa equivalente alla RoHS ma vi è una sollecitazione verso i costruttori giapponesi ad indirizzarsi verso processi di lavorazioni esenti da piombo.

California

La California ha adottato una legislazione simile che è entrata in vigore il 1º gennaio 2007. La legge della California utilizza la direttiva RoHS dell'Unione europea come linea guida.

Aspetti critici

L'abolizione del piombo nelle saldature in campo elettronico richiede investimenti costosi nelle catene di montaggio (oltre alle perdite delle scorte di magazzino che non rispettano la normativa RoHS) e per i produttori di componenti elettrici ed elettronici che devono rivedere le procedure per utilizzare materiali alternativi e le procedure di collaudo.

Il maggiore stress in fase di saldatura (la temperatura di saldatura deve essere più alta) può determinare una minore affidabilità dei componenti elettronici.

Alcuni paesi quindi tendono ad esentare, per ora, i prodotti elettromedicali e di telecomunicazione dalla legislazione.

  • Paolo Pipere, "Le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, le Pile e gli Accumulatori", Edizioni Hyper, 2009. ISBN 978-88-7577-099-0
  • Jennie S. Hwang, Introduction to Implementing Lead-Free Electronics. McGraw-Hill Professional, 2004. ISBN 0-07-144374-6.

Collegamenti esterni



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